SE VUOI DIVENTARE VOLONTARIO O VOLONTARIA, iscriviti all’associazione: puoi sostenerla nell’organizzazione o intervenire frontalmente, a seconda delle tue attitudini.
Amici di Giovanni è anche formazione.
AdG forma uomini e donne che assistano le famiglie della persona malata a partire dalla diagnosi.
All’interno della nostra associazione puoi dare il tuo contributo in diversi modi.
Essenzialmente vi sono due ambiti in cui i volontari e le volontarie possono donare il proprio tempo:
- affiancamento del paziente e delle loro famiglie, il cosiddetto ruolo frontale (1).
- sostegno all’aspetto logistico organizzativo supportando l’associazione stessa con tutte le attività di divulgazione, segretariato, ricerca scientifica, organizzazione di eventi è l’essere amici e amiche di Giovanni!
(1) Grazie al comitato scientifico, l’associazione è in grado di formare personale capace di affiancare la famiglia di una persona con malattia oncologica o patologia cronica in fase acuta, per alleggerirne il carico e portare ascolto, compagnia e aiuto concreto nel quotidiano.
NOTA BENE: il volontario e la volontaria non sostituiscono le figure mediche/infermieristiche o di cura diretta (caregiver) della persona malata, bensì si affiancano loro.
AdG è esserci. In tanti e tante. A sostegno di chi affronta la malattia.
Nausicaa, membro del comitato scientifico
Ecco cosa ti serve per diventare volontario o volontaria frontale:
- Essere maggiorenne.
- Essere iscritto o iscritta all’associazione Amici di Giovanni.
- Avere tempo da dedicare a questo servizio con costanza (nelle modalità e tempi concordati insieme).
- Sostenere un colloquio attitudinale con la nostra psicologa e il comitato scientifico dell’associazione per mettere in risalto le proprie potenzialità e individuare a quale dei due ambiti di volontariato è più affine.
- Frequentare il corso di formazione, che dura circa 3 mesi.
- Creare e mantenere un rapporto empatico, di fiducia e riservato con la famiglia e la persona malata.
Ecco cosa ti serve per diventare amico o amica di Giovanni:
- Essere maggiorenne o avere il consenso dei genitori o tutori.
- Iscriversi all’associazione Amici di Giovanni.
- Avere tempo da dedicare all’associazione.
- Frequentare il corso di formazione, che dura circa 3 mesi.
- Creare e mantenere sempre dei buoni rapporti di confronto, rispetto e collaborazione con tutti i componenti dell’associazione.
Nella vita, come in barca, essenziale è avere un buon equipaggio: affittato e solidale.
Anche in associazione è così!
Davide, ex presidente
Ed ecco cosa ti spetta una volta che lo sarai diventato/a:
- Eterna (e anonima) gratitudine da parte dell’associazione e delle famiglie.
- Supporto psicologico mirato per l’elaborazione delle emozioni emerse (soprattutto in caso di esito nefasto della malattia della persona affiancata).
- Confronto, riscontro e sostegno da parte del direttivo, durante gli incontri mensili.
Attenzione: la modalità attiva frontale non è l’unico modo di essere volontario o volontaria di AdG.
C’è posto e spazio per tutti e tutte, anche in ruoli differenti (comitato scientifico, segreteria, organizzazione di eventi, comunicazione, raccolta fondi ecc.): iscriviti ora.
Amici di Giovanni (AdG) forma circa 15 volontari e volontarie frontali all’anno a supporto di una trentina di famiglie.
Il comitato scientifico dell’associazione – dopo un colloquio di persona con il/la caregiver e/o la persona malata stessa e dopo eventuale accesso al domicilio – individua il volontario o la volontaria che possa affiancare i famigliari dedicando il proprio tempo sia a casa sia durante il percorso diagnostico.
La presenza del volontario o della volontaria può essere modulata nel tempo a secondo della necessità della singola situazione, seguendo le varie fasi del decorso della malattia, non per forza terminale.
La vita è un viaggio in barca quotidiano, fatto con se stessi e con chi ha voglia di accompagnarci anche solo per un breve tratto, su acque a volte tranquille ma a volte in burrasca. E non sempre si può salpare: a volte bisogna saper aspettare.
Barbara M., vicepresidente e responsabile della segreteria
L’associazione ha l’obbligo di riservatezza: ogni tuo dato, documento e storia non verrà divulgato in alcun modo.
L’associazione non si occupa solo di patologie oncologiche ma – come indicato anche dagli enti che erogano cure palliative – anche di patologie croniche evolutive in fase avanzata.
Stai affrontando – direttamente o indirettamente – una malattia oncologica o una patologia cronica evolutiva in fase avanzata e ha bisogno di aiuto?
Sei studente di medicina o scienze infermieristiche oppure ti occupi di ricerca e cure oncologiche?
Sottoponici la tua tesi sulle cure palliative: ne premiamo diverse all’anno.